“W Muozzart!” di Sebastiano Rizzo
“In ognuno di noi…c’è un Mozart assassinato!“
“W Muozzart!“, il nuovo film di Sebastiano Rizzo (regista di opere quali “Gramigna” e “Nomi e cognomi“), è una storia di formazione e di passaggio. Passaggio da un modello di società quasi grottesca, nella sua chiusura in logiche ataviche, dove sopravvivere richiede necessariamente la sopraffazione dell’altro, verso una visione della vita dove cambiare è forse possibile.
Un “noir” che si sviluppa nel corso di una sola giornata, con il tempo che precipita come il destino di Tommaso. Sulla sua strada compare una donna, che porta in sé il segno della rinascita e l’incontro con lei diviene per l’uomo la connessione simbolica con tutti noi e con il nostro desiderio di cambiare, di allontanarci da qualcosa e portarci a vita nuova. Il desiderio profondo di salvare quel Mozart che custodiamo in fondo alla nostra anima e ai nostri ricordi.

La trama
Tutto nel corso di una giornata. Tommaso, pesce piccolo della criminalità e Justine, una ragazza francese sulle tracce del suo ex, si incontrano per caso in una stazione di servizio. Una scritta campeggia nel bagno “… Muozzart assassiné!”.
I due finiscono per viaggiare insieme verso Giovinazzo (Puglia), paese d’origine di Tommaso e dell’ex di Justine. Lei in cerca, lui in fuga, si ritroveranno coinvolti l’una nelle vicende dell’altro, fino alla notte, in quella stessa stazione di servizio. Nel buio qualcuno spara. Perché a volte, per sopravvivere, bisogna avere almeno due facce e due verità.

W Muozzart! per il regista Sebastiano Rizzo
Una storia ambientata nella realtà criminale e mafiosa di Puglia, ispirata ad una citazione di Antoine de Saint-Exupéry: “…in ciascuno di noi c’è un Mozart assassinato…”. La narrazione non offre una speranza generica ma traccia un percorso verso il cambiamento, enfatizzando l’importanza di scoprire il nostro “Mozart” interiore, prima che sia troppo tardi.
La storia si sviluppa come un viaggio di formazione, spostando il focus da una società consumista incentrata sull’accumulo di beni e potere, a una visione in cui si può scegliere una vita migliore attraverso la consapevolezza dei valori e dei principi fondamentali.

Raccontata in un contesto noir e condensata in una sola giornata, la trama segue le vicende di un malvivente di medio profilo che diventa simbolo della possibilità di rinascita per chiunque.
La sua fuga incrocia il destino di una giovane francese, che è a sua volta in cerca di un ex fidanzato scomparso. In questo contesto, la narrazione si trasforma in una fiaba crudele, ricca di elementi fantastici e simbolici, che sostanzia una profonda moralità.
Il cambiamento, quindi, rappresenta la logica centrale della narrazione, suggerendo che anche in situazioni difficili è possibile intraprendere la strada verso la trasformazione personale e sociale.


