“Soundtrack – Pino e il Cinema” da PINO DANIELE. SPIRITUAL la mostra al Palazzo Reale di Napoli

Il Cinema ha amato e ama Pino Daniele. Prima ancora del sodalizio con Massimo Troisi (“Ricomincio da tre” 1981, “Le vie del Signore sono finite” 1987, “Pensavo fosse amore…invece era un calesse” 1991) l’approdo delle sue musiche sul grande schermo era iniziato con “La mazzetta” di Sergio Corbucci nel 1978.
Per continuare, nel 1983, con “Mi manda Picone” di Nanni Loy con Lina Sastri che, protagonista del film, intona sui titoli di testa “Assaje” scritta da Pino. Poi arriva la colonna sonora di “Se lo scopre Gargiulo” di Elvio Porta nel 1988; “Amore a prima vista” di Vincenzo Salemme nel 1999; il film d’animazione “Opopomoz” di Enzo D’Alò nel 2003, e “La seconda volta non si scorda mai” di Martinotti nel 2008 con protagonista Alessandro Siani.


Non solo canzoni, il musicista nel sonorizzare può liberarsi delle costrizioni della forma e cercare soluzioni originali, spesso saccheggiando materiali rimasti altrimenti inediti e mostrando così il suo lavoro di composizione come un continuo work in progress.
In “Blues metropolitano” di Salvatore Piscicelli, nel 1984, si vedono le riprese di un concerto di Pino Daniele alla Mostra d’Oltremare di Napoli in cui esegue “Yes I know my way” e “Lazzari felici“.


Tanti, poi, i film in cui le sue canzoni sono state utilizzate: vale la pena ricordare tra i tanti almeno “Je so’ pazzo” in “Tre fratelli” di Francesco Rosi (1981) e in “Maradona – la mano de D10s” di Marco Risi (2006).
A rendere ancora più emozionanti le scene finali di “Passione” di John Turturro (2013) e di “È stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino (2021) i versi e la musica della straordinaria “Napule è“.
dalle note di PINO DANIELE. SPIRITUAL (mostra a Palazzo Reale dal 20 marzo al 6 luglio)



