NAPOLInelCINEMA

Napoli è Cinema…fa Cinema…ispira il Cinema

CortiEventiIntervisteNews

“Non vi dimenticate di noi” il monito del regista ucraino Stanislav Konoplov al Social World Film Festival

condividi articolo

Alla XIV edizione del Social World Film Festival è stato presentato nella sezione corti del Concorso Internazionale il film “How are you?” del regista ucraino Stanislav Konoplov. Girato nel 2022 presso la Residenza Artistica Sharing Art Pompeii, nell’area archeologica suburbana dell’antica città di Pompei, il cortometraggio è stato realizzato grazie all’ideazione del Direttore Artistico della Klimax Theatre Company, Luca Varone e al supporto dell’attrice di origine polacca Weronika Maria, anche lei componente della Klimax. La prima proiezione assoluta è avvenuta sempre a Pompei l’anno dopo le riprese, nel 2023, in occasione del Pompei Street Festival.

How are you?” è ambientato in una stanza, nel febbraio del 2022, in rappresentanza del primo giorno della guerra su vasta scala della Russia contro l’Ucraina. Al centro della storia troviamo un giovane che si ritrova ad affrontare i primi giorni di guerra, in un appartamento che diventa alla stregua dell’unica “città” sicura in Europa. L’opera si divide in cinque atti, come le cinque sensazioni che hanno vissuto gli ucraini nel primo giorno dell’invasione russa. L’idea è quella di mostrare il mondo interiore di ogni ucraino che combatte, prima di tutto, con se stesso, cercando di salvare la propria salute psicologica, facendo emergere il bambino presente in ogni adulto, mettendo in luce sentimenti come l’amore e l’amicizia.

Durante le giornate della Mostra Internazionale del Cinema Sociale di Vico Equense, Napoli nel Cinema ha incontrato Stanislav Konoplov, pseudonimo dello scrittore Vasyl Lystopad. Nato a Kiev, Konoplov ha vissuto per un anno a Melitopol, cittadina balzata alle cronache per la resistenza ad oltranza degli ucraini agli attacchi dell’esercito russo; poi si è trasferito a Cracovia, in Polonia, per studiare e in seguito ha iniziato il suo percorso creativo.

Cosa ha significato riuscire a girare “How are you?” e cosa ti eri ripromesso di raccontare con questo corto?

All’inizio della guerra pensavo personalmente che saremmo rimasti soli. Ma grazie ad amici come l’Italia, abbiamo avuto l’opportunità di girare film liberamente, di parlare di quello che succede in Ucraina. Avere avuto la possibilità di girare in Italia per me, nel 2022, aveva un significato molto importante, voleva dire che il mondo sosteneva l’Ucraina, che avevamo dei veri amici, che non eravamo soli. Credo che questo progetto sia utile per far capire alle persone di tutto il mondo il caos in cui si è ritrovato il popolo ucraino nel primo giorno della guerra Russo-Ucraina, il dolore, l’ansia, la confusione che ogni mio connazionale aveva dentro, ma anche la responsabilità e il coraggio.

Che reazioni hai riscontrato nelle persone che hanno visto il tuo film?

La prima presentazione di HOW ARE YOU? è stata nel 2023 al Pompei Street Festival, dove mi hanno assegnato anche una Menzione Speciale per la Regia. Le persone hanno apprezzato molto il nostro lavoro e la prima reazione della maggior parte degli spettatori è stata quella di chiedere in che modo potevano aiutarci.

Deve essere stato gratificante e confortante per te…

Tutto è iniziato grazie all’Italia, siamo molto grati alla Klimax Production per averci dato fiducia e disponibilità. Ma è successo che nel giro di un anno pare che tutti si siano dimenticati di noi…le informazioni sulla guerra sono sempre meno, non esistono report costanti su ciò che avviene in Ucraina…per questo siamo molto contenti di poter essere qui a Vico Equense e ringraziamo il Social World Film Festival che ci ha dato ancora l’opportunità di parlare di questa guerra attraverso il nostro film.

In quali paesi europei sei riuscito a portare “How are you?“?

Abbiamo fatto numerose presentazioni in Polonia ed abbiamo riscontrato molto interesse per il corto e soprattutto per l’evoluzione del conflitto…la Polonia è un paese che confina con l’Ucraina e avverte il problema in maniera diretta a differenza di altri paesi europei che paiono non interessarsi più a ciò che sta succedendo. Il prossimo paese in cui presenteremo il film è la Germania e siamo contenti che ancora prima di vederlo abbiano dimostrato di voler mantenere accesa la luce su ciò che di tragico sta avvenendo nel nostro paese.

Continuerai ad occuparti di guerra nei prossimi lavori? Cosa speri avvenga in futuro?

Quando pensavo di fare Cinema, il mio sogno non era certo quello di parlare di guerra….il mio auspicio è di non dover fare più film sulla guerra in futuro…ma in questo momento è necessario mantenere alta l’attenzione sulla tragedia che sta colpendo l’Ucraina, e quindi sono pronto a fare la mia parte raccontando ciò che sta avvenendo attraverso le immagini.

Non dimenticatevi di noi, continuate a parlare della gente che viene uccisa in Ucraina.

condividi articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *