NO OTHER LAND: un atto di resistenza creativa di un collettivo palestinese-israeliano
Wanted Cinema, con il patrocinio di Amnesty International Italia, porta nei cinema italiani (a Napoli al Vittoria e, per AstraDoc, all’Academy Astra) il documentario No Other Land (2024), premiato alla Berlinale 2024 e agli EFA (European Film Awards) 2024 come Miglior Documentario.
Realizzato da un collettivo palestinese-israeliano formato da quattro giovani attivisti (Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham e Rachel Szor), il film è stato co-creato, durante i periodi più bui e spaventosi vissuti in Cisgiordania, come atto di resistenza creativa contro la segregazione razziale e come ricerca di un cammino verso l’uguaglianza e la giustizia.
No Other Land ci mostra Basel Adra, un giovane attivista palestinese di Masafer Yatta (insieme di villaggi a sud di Hebron) che combatte fin dall’infanzia contro l’espulsione di massa della sua comunità da parte dell’occupazione israeliana. Basel documenta la graduale cancellazione di tutti villaggi della zona in cui vive, mentre i soldati dell’IDF (le forze armate israeliane) distruggono le case delle famiglie: il più grande atto di trasferimento forzato mai effettuato nella Cisgiordania occupata.
Nel dramma, Basel incrocia il suo cammino con Yuval, un giornalista israeliano che si unisce alla lotta di resistenza della popolazione di Masafer Yatta, e per oltre mezzo decennio i due combattono insieme contro l’espulsione, creando col tempo un’alchimia e un’unione di intenti apparentemente impensabile.
Nonostante l’amicizia nata grazie alla lotta comune c’è un’impietosa realtà con cui i due si trovano a convivere: il loro legame è segnato dalla profonda disuguaglianza che vede Basel, palestinese, vivere sotto una brutale occupazione militare, e Yuval, israeliano, libero e senza restrizioni.
