“Il treno dei bambini” – un viaggio attraverso la miseria e la generosità dell’Italia del dopoguerra
Tra il 1946 e il 1952 più di 70.000 bambini del Sud più svantaggiato furono ospitati temporaneamente da famiglie del Centro-Nord (come raccontato nel toccante documentario “Pasta nera” di Alessandro Piva); quei bambini presero in quegli anni il primo treno della loro vita, per lasciarsi alle spalle la povertà e le macerie del dopoguerra e vivere un’esperienza che non avrebbero mai più dimenticato.
Prendendo spunto da questi eventi Viola Ardone ha scritto un romanzo emozionante, “Il treno dei bambini“, da cui Cristina Comencini ha tratto un film epico e struggente con protagonisti Barbara Ronchi, Serena Rossi, Antonia Truppo, Christian Cervone, Francesco Di Leva, Stefano Accorsi, Monica Nappo, Dora Romano, Domenico Rea, Sophia Cecere, Ivan Zerbinati e Jacopo Pagano Guerrieri.
Prodotto da Palomar e distribuito su Netflix, “Il treno dei bambini” è un viaggio attraverso la miseria, ma anche la generosità dell’Italia del dopoguerra, vista dagli occhi di un bambino diviso tra due madri.
La trama
Amerigo ha otto anni e non si è mai allontanato da Napoli e da sua madre Antonietta. Il suo mondo, fatto di strada e povertà, però sta per cambiare.
A bordo di uno dei “treni della felicità” passerà l’inverno al nord, dove una giovane donna, Derna, lo accoglierà e si prenderà cura di lui.
Accanto a lei Amerigo acquista una consapevolezza che lo porta ad una scelta dolorosa che cambierà per sempre la sua vita. Gli serviranno molti anni per scoprire la verità: chi ti ama non ti trattiene, ma ti lascia andare.
La regista Cristina Comencini e “il treno dei bambini“
Il libro Il treno dei bambini di Viola Ardone ha rivelato a molti una storia dimenticata del nostro dopoguerra. Decine di migliaia di bambini poverissimi di Napoli, ma anche di altre città del centro sud, furono accolti da famiglie contadine emiliane. Un viaggio epico, organizzato dall’Unione Donne Italiane, che racconta un’Italia impegnata nello slancio solidale.
Allo stesso tempo il libro narra, attraverso la storia del bambino Amerigo e delle sue due madri, le fratture nella vita dei singoli che restano insanabili dopo le guerre. Il tema delle due madri, tutte e due imperfette, mi pare inoltre di grande importanza oggi che per la prima volta riflettiamo in modo nuovo sulla natura dell’amore materno.
Sono sempre stata interessata alle storie personali che si svolgono in una Storia più grande. Qui mi è sembrato inoltre di raccontare una vicenda passata ma attualissima: il biennio 1945-1947, in cui si organizzarono i treni dei bambini, è un periodo in cui sembrava possibile un Paese unito.
Cristina Comencini
La produzione
Il rapporto con i libri occupa un ruolo centrale nella strategia italiana e globale di Netflix, soprattutto quando riflettono temi rilevanti per il nostro tempo. “Il treno dei bambini“, dal bel romanzo di Viola Ardone, esplora argomenti di grande profondità e attualità: la maternità, l’accoglienza dei sopravvissuti alla guerra e la tutela dei diritti dell’infanzia per un futuro migliore.
Siamo orgogliosi di aver prodotto con Palomar un film tanto importante ed emozionante, splendidamente diretto da Cristina Comencini, con un cast di primo livello e la colonna sonora del maestro Piovani.
Tinny Andreatta
Vice Presidente per i contenuti italiani di Netflix