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Dieci anni di Laboratorio di Cinema all’Università L’Orientale

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Un decennio di successi che ha unito teoria e pratica, creando una solida comunità di formazione, passione e collaborazione.

Nel calcio il dieci è il numero della maglietta indossata dal calciatore che più accende la fantasia dei tifosi con il suo talento e la sua classe cristallina; per Pitagora e i pitagorici il numero dieci è il simbolo dell’Universo oltre a rimandare all’Unità in quanto 10 è uguale a 1+0 che a sua volta è uguale a 1. Ma dieci è anche il prestigioso traguardo tagliato dal “Laboratorio di Cinema” dell’Università di Napoli “L’Orientale”, un’iniziativa che negli anni si è imposta come  un punto di riferimento per gli studenti appassionati di arti visive e cinematografiche.

In origine noto come “Laboratorio di Produzioni Audiovisive, Teatrali e Cinematografiche“, questo percorso formativo, che festeggia il decimo anniversario con l’edizione in calendario dal 3 aprile al 22 maggio 2025, ha saputo adattarsi a un panorama culturale contemporaneo in continua evoluzione mantenendo sempre la barra dritta sui suoi prioritari obiettivi: l’alfabetizzazione cinematografica e l’innovazione nel campo audiovisivo. Sotto la guida illuminata del professor Francesco Giordano, filmmaker e regista, il Laboratorio ha offerto agli studenti l’opportunità di confrontarsi con professionisti del settore attraverso incontri-lezione, seminari e workshop pratici.

Il professor Giordano, che ha ricevuto un significativo supporto dall’Associazione Culturale VED, capace di reperire finanziamenti e di usufruire del sostegno economico istituzionale della Regione Campania, della Film Commission e del Ministero della Cultura Direzione Cinema, ha permesso al laboratorio di crescere e adattarsi alle continue trasformazioni del mondo audiovisivo. Tanti, dunque, i rappresentanti del comparto audiovisivo che hanno accompagnato il Prof. Francesco Giordano in questo entusiasmante viaggio che dura da 10 anni. Personalità che si situano lungo un ideale continuum che va da chi è istituzionalmente preposto a creare un ecosistema favorevole allo sviluppo, anche economico, della Settima Arte, come Maurizio Gemma, Direttore della Film Commission della Regione Campania, a chi il cinema lo fa, lo ama e lo studia.

Hanno, quindi, condiviso le loro esperienze, arricchendo il bagaglio culturale e professionale dei partecipanti: Italo Scialdone, sceneggiatore del film “Gatta Cenerentola“; Demetrio Salvi, regista, sceneggiatore, docente e fondatore della rivista “Sentieri selvaggi”; Maurizio Braucci, co-autore degli acclamati “Gomorra” di Matteo Garrone e  “Martin Eden” di Pietro Marcello; Giuseppe Borrone, docente e storico del cinema; Giuliana Del Pozzo, esperta di scrittura  creativa,  docente e sceneggiatrice;  Vanessa Lepre, regista e sceneggiatrice.  

Ma non sono mancati registi affermati e premiati come Maurizio Giordano, Franco Maione, Arnaldo Delehaye e Fabio Massa, quest’ultimi due anche attori, e giovani documentaristi dal sicuro avvenire come Stefano Romano, i versatili attori Maria Bolignano, Nando Paone, Adriano Pantaleo, il direttore della fotografia e regista Pino Sondelli, la docente di recitazione, doppiaggio e dizione, Piera Violante Ruggi d’Aragona, il montatore Gianni Scirocco,  e Veysi Altay, fotografo e regista curdo perseguitato dal regime del Presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, per la sua filmografia che cerca di accendere un faro sulle discriminazioni e gli abusi di cui il popolo curdo è vittima.

Completano il parterre Valentina Soria, giornalista,  Pietro Pizzimento, direttore artistico di Festival cinematografici, Silvana Leonardi, produttrice cinematografica e  Silvestro Marino, produttore ed esercente cinematografico, perché, come sottolineava Jean Cocteau, “il cinema è un’arte che ha bisogno dell’industria per esistere”. Insomma, un mix perfetto di studiosi e professionisti che “fanno cinema” che conferma la vocazione del Laboratorio di Cinema: coniugare teoria e pratica per offrire agli studenti un approccio concreto al mondo dell’audiovisivo quasi facendo loro “respirare” l’atmosfera di un vero set.

E, infatti, sono gli studenti, curiosi, partecipi e appassionati di cinema, i veri protagonisti del Laboratorio del Prof. Giordano. Sono loro ad aver decretato il successo della sua rivoluzionaria formula didattica. Ragion per cui anche quest’anno il Laboratorio di Cinema aprirà le sue porte per accogliere quegli studenti  che ambiscono a essere ‘attori’, ‘sceneggiatori’ e ‘registi’ delle loro esistenze e non ‘spettatori’ passivi.

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