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Film

“Come prima” di Tommy Weber con Francesco Di Leva e Antonio Folletto

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Nel 2022, l’anno di Procida capitale della cultura, usciva nelle sale italiane “Come Prima” di Tommy Weber, distribuito da Luce Cinecittà. Il film, presentato ad Alice nella città – sezione della Festa del Cinema di Roma, è prodotto da Maria Carolina Terzi, Luciano e Carlo Stella e coprodotto da Angelo Laudisa, Laurence Clerc e Olivier Thery Lapiney per Mad Entertainment con Rai Cinema in coproduzione con Rosebud Entertainment Pictures e Alcatraz Films.

Come prima” racconta la storia di due fratelli procidani, separati dal tempo e dal loro carattere, e del loro viaggio di ritorno in Italia, verso casa, nell’estate del 1957. Fabio e Andrè – interpretati rispettivamente da due attori di talento come Francesco Di Leva e Antonio Folletto – non si vedono da 17 anni, da quando Fabio ha lasciato la casa della sua famiglia a Procida, per combattere al fianco delle camicie nere di Mussolini. Il padre è appena morto. E, da sua ultima volontà, André è andato in Francia a cercare il fratello affinché assista ai funerali. Inizia un lungo viaggio in macchina per raggiungere l’isola natale. Questo viaggio attraverso due paesi traumatizzati dalla guerra, e la stessa guerra che ha separato Fabio e André, offrirà ai due fratelli l’occasione di riavvicinarsi? André perdonerà suo fratello per averlo abbandonato? e Fabio, riuscirà ad accettare il suo passato? Chi è Maria, il cui nome sembra perseguitare i due fratelli?

Come prima” è tratto dall’omonima graphic novel del fumettista francese Alfred e già vincitrice del prestigioso Fauve d’or al Festival International de la Bande Dessinée d’Angoulême, uno degli appuntamenti per il fumetto più importanti al mondo.

La trama di “Come prima

Dieppe. Estate 1956.
Dopo essere stato sconfitto in un incontro di boxe amatoriale, Fabio si trova di fronte ad André, suo fratello minore. Non si vedono da 17 anni, da quando Fabio ha lasciato la casa della sua famiglia a Procida, per combattere al fianco delle camicie nere di Mussolini. Il padre è appena morto. E, come espresso dalle sue ultima volontà, André è venuto a cercare suo fratello perché sia presente ai funerali, che si terranno nell’isola natale. Dopo aver rifiutato in un primo momento, le circostanze e l’ambita eredità spingono finalmente Fabio ad accompagnare André.

Il viaggio sarà lungo. I due fratelli hanno difficoltà a comunicare, il malessere degli anni e i segreti non affrontati portano al silenzio. André non ha detto tutta la verità a Fabio, e Fabio è misterioso sugli anni in cui è stato vagabondo. Nel corso di questo lungo viaggio, i due fratelli faranno degli incontri che porteranno Fabio a interrogarsi sul suo passato, mentre André scoprirà con amarezza che suo fratello è diventato un delinquente. Si interrogano a vicenda sul significato del ritorno. I paesaggi scorrono sullo sfondo dei loro litigi, dei loro incontri inaspettati e delle difficoltà che continuano ad accumularsi.

Le campagne della Borgogna, le Alpi, la frontiera italiana, Napoli e poi la traversata fino a Procida saranno le tappe della loro riconciliazione. Questo viaggio attraverso due paesi traumatizzati dalla guerra, e la stessa guerra che ha separato Fabio e André, offrirà ai due fratelli l’occasione di ravvicinarsi? André perdonerà suo fratello per averlo abbandonato? E Fabio, riuscirà ad accettare il suo passato? Chi è Maria, il cui nome sembra perseguitare i due fratelli?

Il regista Tommy Weber racconta il “sogno” e la genesi del film

E’ da bambino che sogno l’Italia – sogno “La Strada” con Anthony Quinn, i piedi nel mare di notte; sogno Mastroianni in “Otto e mezzo”, con gli occhiali da sole, che si aggira nei giardini della sua immaginazione; sogno Procida, dove Arturo – l’eroe del romanzo di Elsa Morante – finge di morire per sentirsi amato…Sogno, e ho sempre sognato, l’arte italiana, soprattutto il suo cinema. Mai avrei immaginato di avere la possibilità di girare un film in Italia, ed ora che finalmente ne ho avuto la possibilità, stento a credere sia successo davvero. Sembra sciocco, detto da un sognatore come me: e proprio per questo mio modo di essere, è stato un regalo ancora più magico.

Come nel fumetto, il film doveva raccontare gli eventi di un’estate, ma non abbiamo potuto che girarlo tra l’autunno e l’inverno. Il film doveva essere girato, almeno in parte, in Francia ma a causa del Covid non siamo stati liberi di muoverci. Niente è andato come mi aspettavo…per fortuna! Ecco tutto ciò che amo del cinema: l’imprevisto, l’ignoto e la libertà che ne deriva. In questo progetto, Francesco di Leva e Antonio Folletto sono stati dei partner meravigliosi. All’inizio, ero terrorizzato dall’idea di dirigerli, di guidarli mentre recitavano in una lingua che non capivo, eppure loro hanno saputo mettermi subito a mio agio, invitandomi a fidarmi di loro. Abbiamo parlato molto prima delle riprese: questo lavoro ci ha uniti e spronati a dare tutto sul set e ho sentito che questa fiducia si è trasmessa a tutta la troupe. Sono stato molto felice durante le riprese e spero che, in qualche modo, questa gioia si percepisca guardando il film.

Come prima” è una storia che, sin dall’inizio, mi ha toccato per quello che dice sulla fratellanza. L’ho scelta perché mi sembrava un modo catartico per rivivere il complesso rapporto che ho con mio fratello. Man mano che l’avventura procedeva, la profondità della storia si è imposta in tutta la sua universalità. E da quel momento, questa storia non è stata più solo mia, è diventata della troupe e dei futuri spettatori. Può sembrare scontato; per me, che avevo fatto unicamente film (quasi) da solo, sempre pensando solo a me stesso, fare un film con gli altri e per gli altri mi ha aperto, sono cresciuto! Come André e Fabio, che attraverso questo viaggio crescono, liberandosi dalle loro più grandi paure per non essere più soli, per ritrovarsi ed accettare il fatto, ovvio, che si amano.

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