Cimitero delle Fontanelle – i luoghi di Napoli nel Cinema
Scavato nel tufo e utilizzato per contenere le innumerevoli vittime delle epidemie che flagellarono la città di Napoli, il Cimitero delle Fontanelle, sito in Via Fontanelle nel quartiere Avvocata, è uno dei luoghi più inquietanti e misteriosi usato come location per il Cinema napoletano. Proprio l’alone misterioso deve aver convinto Pasquale Squitieri ad ambientare in questo luogo una delle scene più importanti de I GUAPPI nel 1974: l’affiliazione di Nicola Bellizzi (Franco Nero) alla camorra.
Roberto Rossellini nel 1954 porta Ingrid Bergman al Cimitero delle Fontanelle nel tour emotivo-culturale che il suo personaggio intraprende a Napoli in VIAGGIO IN ITALIA, e una volta entrata la protagonista resta attonita, a dir poco sconvolta e colpita dalla solennità di un luogo preposto all’adozione spirituale di teschi incolonnati o collocati in teche di legno o marmo e presi in cura dalle persone che pregano per le loro anime in cambio di una vita migliore.
Testimonianza del culto se ne ha nel breve frammento di PASQUALINO SETTEBELLEZZE di Lina Wertmuller del ’75, in cui si vede una donna che spolvera con meticolosità un cranio, mentre la voce fuori campo di un “guappo” racconta l’utilizzo alternativo del luogo da parte della criminalità organizzata (collegamento involontario al film di Squitieri?).
Indimenticabile il duello finale di NAPOLI…LA CAMORRA SFIDA, LA CITTA’ RISPONDE che si svolge proprio tra i teschi e nella penombra delle Fontanelle con un Mario Merola diretto dal fido Alfonso Brescia alla stregua di Leone con Eastwood in uno dei suoi memorabili spaghetti-western.
Nell’85 Luciano De Crescenzo “sfrutta” l’inquietudine del Cimitero delle Fontanelle (soprattutto per i non napoletani) per ambientare la scena della fuga del milanese Dottor Cazzaniga (Renato Scarpa) da quello che lui crede sia il nipote pazzo delle Signorine Finizio, quello dell’urlo infernale…il film è IL MISTERO DI BELLAVISTA .
Nel marzo 1872 il cimitero fu aperto al pubblico e affidato dal Comune al canonico Gaetano Barbati, il quale, con l’aiuto del Cardinale Sisto Riario Sforza, eseguì una sistemazione dei resti secondo la tipologia delle ossa (crani, tibie, femori) e organizzò a mo’ di chiesa provvisoria la prima cava, in attesa che fosse costruito un tempio stabile.
Negli anni sessanta, gli anni del Concilio Vaticano II, il parroco della chiesa delle Fontanelle Don Vincenzo Scancamarra preoccupato per il feticismo insito nel culto delle “anime pezzentelle” chiese consiglio all’arcivescovo di Napoli, il cardinale Corrado Ursi, sul problema. Il 29 luglio 1969 un decreto del Tribunale ecclesiastico per la causa dei santi proibì il culto individuale delle capuzzelle, oggetto di una fede pagana, consentendo che fosse celebrata una messa al mese per le anime del purgatorio e che fosse eseguita una processione al suo interno ogni 2 novembre, giorno della commemorazione dei defunti.
Non fu la decisione delle istituzioni religiose, ma il progressivo oblio devozionale a far scivolare il cimitero nel dimenticatoio. Per anni in stato di abbandono, fu messo in sicurezza e riordinato nel marzo del 2002, ma mai riaperto al pubblico se non per pochi giorni l’anno, specie in occasione del Maggio dei Monumenti napoletano.
Il 23 maggio 2010 una pacifica occupazione degli abitanti del rione ha convinto l’Amministrazione Comunale a riaprirlo. Da quel giorno il cimitero è realmente di nuovo accessibile
Film presenti nel video:
VIAGGIO IN ITALIA di Roberto Rossellini (1954)
I GUAPPI di Pasquale Squitieri (1974)
PASQUALINO SETTEBELLEZZE di Lina Wertmuller (1975)
NAPOLI…LA CAMORRA SFIDA, LA CITTA’ RISPONDE di Alfonso Brescia (1979) I
L MISTERO DI BELLAVISTA di Luciano De Crescenzo (1985)
*alcune informazioni sono tratte dal volume “Napoli, si gira” di D’Avino-Rumori-Pasquali