“FolleMente” di Paolo Genovese
Da un soggetto originale dello stesso Genovese, regista e autore della sceneggiatura insieme a Isabella Aguilar, Lucia Calamaro, Paolo Costella e Flaminia Gressi, “FolleMente” è una commedia corale interpretata da Edoardo Leo, Pilar Fogliati, Emanuela Fanelli, Maria Chiara Giannetta, Claudia Pandolfi, Vittoria Puccini, Marco Giallini, Maurizio Lastrico, Rocco Papaleo, Claudio Santamaria.
Prodotto da Raffaella e Andrea Leone per Leone Film Group, da Lotus Production con Rai Cinema in collaborazione con Disney + in associazione con Vice Pictures, il nuovo film di Paolo Genovese è un vero e proprio viaggio nella nostra mente…un posto molto affollato.


Siamo tutti pluriabitati con tante diverse personalità che devono convivere tra di loro. Razionali, romantiche, istintive, a volte folli. Ma chi comanda veramente?
“FolleMente” è la storia di un primo appuntamento, una divertente commedia romantica che ci fa entrare nei pensieri dei due protagonisti per scoprire i meccanismi misteriosi che ci fanno agire. Le varie personalità avranno voce e corpo e le vedremo discutere, litigare, gioire e commuoversi per cercare di avere il sopravvento e prendere la decisione finale.

I PERSONAGGI DEL FILM
Lara e Piero, i protagonisti dell’avventura più affascinante e misteriosa che è l’incontro fra due mondi. Un viaggio in cui anche quando siamo in due, in realtà siamo in tanti. Perché ognuno di noi è vasto, e contiene moltitudini.
Lara, 35 anni circa, aria simpatica, disordinata e creativa, indipendente e naif. Insicura come ogni donna al primo appuntamento. Come tutte, è passata attraverso innamoramenti e delusioni, ha inciampato e si è rialzata. E chissà se questo Piero…
Piero, 40 anni circa, con un passato normalmente complicato, un futuro incerto e un presente impacciato, visto che il primo appuntamento è a casa di lei. Però se ha rinunciato al derby per un invito a cena di questa Lara, appena conosciuta, magari qualcosa vorrà dire…

NELLA MENTE DI LARA
Giulietta / Vittoria Puccini. Al cuor non si comanda. Ingenua, sognante, romantica, nei suoi colori pastello un po’ anni Novanta. Lei vorrebbe crederci sempre, questa volta potrebbe essere quello giusto, ma fatica a far sentire la propria voce. Purtroppo, o per fortuna.
Trilli / Emanuela Fanelli. Versione femminile di Eros. Libera e irriverente, leggera e sarcastica. Viva la seduzione, abbasso i freni inibitori. La vita è una sola, perché non seguire l’istinto? E guai a chi non se la gode. È la voce che invita a lasciarsi andare, a cogliere l’attimo, il per sempre non esiste.


Scheggia / Maria Chiara Giannetta. Regola numero uno: niente regole. Ognuna di noi ha dentro una componente anarchica e rock, irrequieta e sfrenata, pronta a esplodere come una scheggia impazzita, da lei ci si può aspettare di tutto. Capelli corti e look un po’ punk, il contraltare di Valium.
Alfa / Claudia Pandolfi. Pantaloni e giacca d’ordinanza. Decisa e decisionista, intransigente e inflessibile, disincantata e implacabile. Ha sempre le parole giuste e le idee chiarissime, e non facciamoci fregare dall’istinto. Per lei è tutto bianco o nero, niente vie di mezzo e niente cedimenti, le lotte femministe non sono passate invano.


NELLA MENTE DI PIERO
Romeo / Maurizio Lastrico. Jeans e gilet, timido e riservato, occhi dolci e sguardo limpido. Se Piero sa essere anche dolce e romantico è tutto merito suo. Il problema è farsi ascoltare dagli altri, che vorrebbero metterlo a tacere, anche se a volte lui ne sa di più. E se resiste da Shakespeare in poi ci sarà una ragione.
Eros/ Claudio Santamaria. Camicia aperta e sguardo sfrontato, disinvolto e seducente. Evviva la passione, evviva lo slancio, l’impulso, il desiderio! Meno male che si gioca in squadra, meno male che ci sono gli altri per sapere qual è il momento giusto per entrare in campo.


Valium / Rocco Papaleo. Nomen omen. In nero e verde acido, anelli e cinturone. Il suo motto: ma che bisogno c’è di affannarsi, di prendere decisioni se sappiamo già come va a finire? Disincantato, scettico, stralunato, pigro: per lui non scegliere è l’unica via, tutto il resto è noia.
Il Professore / Marco Giallini. Cogito ergo sum. La voce della coscienza, quella più razionale, quella che ci impedisce di gettare il cuore oltre l’ostacolo, che invita alla cautela prima di tutto. Se vincesse lui forse Piero non vivrebbe parte in pieno le sue emozioni, ma per fortuna non sempre prevale, e qualche volta tace. Cattedratico nel suo completo classico, con tanto di cravatta, barba e occhiali. Versione maschile di Alfa.


Paolo Genovese e la Folle Mente dei protagonisti del suo film
Quante personalità abbiamo? Con quanti aspetti del nostro carattere dobbiamo fare i conti quando prendiamo una decisione? E quanti scontri avvengono nella nostra mente quando questa decisone è scomoda, complicata, destabilizzante o rischiosa? Questo il punto di partenza di questa commedia che vuole indagare e raccontare la conflittualità che abbiamo nell’affrontare le decisioni della vita e soprattutto nell’affrontare quelle decisioni che la vita ce la possono rendere meravigliosa o insopportabile: ovvero quelle sentimentali.
Una commedia romantica, apparentemente classica nel suo svolgimento, ma con un punto di vista nuovo e inesplorato: l’interno della mente dei due protagonisti. Immaginate una coppia, Piero e Lara, un primo appuntamento, cena a casa di lei, lui che arriva con una buona bottiglia, lei che ha preparato il suo piatto forte, l’imbarazzo iniziale, i convenevoli, le chiacchiere per fare colpo, le insicurezze, l’emozione del primo incontro.

Vediamo lo svolgersi della serata ma non soltanto nella realtà, entreremo nelle loro teste per scoprire tutto quello che succede quando si formano i nostri pensieri e prendono forma le nostre emozioni, i meccanismi misteriosi e sorprendenti che portano ognuno di noi a decidere ogni singolo gesto, azione, parola o atteggiamento prima che questi divengano realtà.
Le varie personalità che ci abitano finalmente avranno voce e non solo quella, avranno anche un corpo in carne e ossa e un luogo simbolico dove li vedremo confrontarsi e scontrarsi, un luogo che rappresenta metaforicamente l’interno del nostro cervello, una stanza piena di oggetti, giocattoli, schedari, ricordi, fotografie e tutto quello che si accumula dentro la nostra testa durante una vita intera.
Saranno liberi di esprimersi come vogliono: li vedremo discutere e litigare, gioire, piangere e commuoversi a seconda degli eventi di questa storia.
Paolo Genovese

