NAPOLInelCINEMA

Napoli è Cinema…fa Cinema…ispira il Cinema

FilmStoria

Piazza Mercato: i luoghi di Napoli nel Cinema

condividi articolo

L’immensa e suggestiva Piazza Mercato a Napoli è da sempre un luogo ideale per le riprese cinematografiche, per scene di massa, per riprese in campo lungo, per qualsiasi tipo di film; ed infatti già dai tempi dei fasti del Cinema muto partenopeo la piazza veniva utilizzata e ripresa come sfondo alle storie raccontate.

Ma è con l’avvento del sonoro e con PROIBITO RUBARE di Comencini nel ’48 che Piazza Mercato riconquista il ruolo di sfondo ideale per il Cinema napoletano: Comencini utilizza Piazza Mercato come passaggio obbligato dei suoi personaggi perché la Città dei Ragazzi che mette su il sacerdote interpretato da Adolfo Celi si trova esattamente a Via Corradino di Svevia, in pratica uno dei vicoli che interseca Piazza Mercato che quindi è sempre presente nella pellicola anche se è solo in una significativa scena con Tina Pica che la attraversa che la si riconosce chiaramente.

Eduardo De Filippo nel 1953 ambienta e sviluppa tutta la prima parte di NAPOLETANI A MILANO in Piazza Mercato dove vivono i personaggi del film che verranno sfollati dagli industriali milanesi e dove crollerà l’edificio che provocherà i morti che genereranno il viaggio dei “napoletani a Milano”.

CAROSELLO NAPOLETANO di Ettore Giannini inizia simbolicamente a Piazza Mercato nel 1954, dove tra migliaia di baracche e senza tetto l’unico ad essere mandato via per legge è Paolo Stoppa con la sua famiglia…e questo è l’ultimo film che mostra Piazza Mercato ancora “libera” da quell’obbrobrio dei palazzi Ottieri costruiti tra fine anni ’50 e inizio ’60.

Infatti in LA DONNA SCIMMIA di Marco Ferreri, nel 1964, il finale girato a Piazza Mercato si conclude con una memorabile panoramica della Piazza, ripresa dall’alto di tutto l’emiciclo in cui si trova il camioncino che Ugo Tognazzi usa per mostrare i cadaveri imbalsamati di sua moglie e suo figlio, e la ripresa viene effettuata da Ferreri proprio dall’ultimo piano del Palazzo Ottieri che fa da angolo tra Piazza Mercato e Piazza del Carmine, edificio che si riesce a vedere in un’immagine che riprende Tognazzi dall’interno del camioncino con alle spalle Piazza Mercato e sullo sfondo la Chiesa del Carmine e il fabbricato da poco costruito a dividere la piazza da Via Marina.

La Basilica Santuario di Santa Maria del Carmine Maggiore è una delle presenze più suggestive in tutte le riprese cinematografiche fin qui citate grazie all’imponente Campanile che si vede da ogni parte di Napoli e che guarda l’adiacente Piazza Mercato essendone da sempre il simbolo addirittura più della Chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato presente al centro dell’esedra settecentesca della Piazza in questione.

Tra le opere più recenti che hanno utilizzato come ambientazione Piazza Mercato, oltre a LA KRYPTONITE NELLA BORSA di Ivan Cotroneo nel 2011, c’è CARACAS (2024) di Marco D’Amore, ed è infatti all’ombra degli opprimenti palazzoni che si svolge una delle scene più suggestive del film in cui lo scrittore Giordano (Toni Servillo) racconta con trasporto emotivo per la prima volta qualcosa del suo passato all’amico Caracas e a Yasmina.

* “Furono gli angioini a spostare l’antico polo mercatale di Piazza San Gaetano all’interno dell’allora Campo del Moricino, incorporandolo nel perimetro delle nuove mura. Era il 1270 e due anni prima la neo Piazza del Mercato era stata battezzata sede delle esecuzioni capitali. Luogo dalla storia tormentata, nel 1647 fu teatro della rivolta popolare capeggiata da Masaniello e nel corso della Seconda Guerra Mondiale una delle zone più gravemente colpite dai bombardamenti aerei.

Fatiscenza e devastazione sono visibili in CAROSELLO NAPOLETANO, dove la gente vive in baracche di fortuna ai limiti di Via Nuova Marina; inquadrature oggi impossibili da replicare dal medesimo punto per l’ingombrante presenza dei famigerati Palazzi Ottieri. Nelle stesse condizioni si trovano gli abitanti di NAPOLETANI A MILANO che, capeggiati da Don Salvatore fronteggiano l’ingegnere milanese dicendo che disastrate o no quelle sono le loro abitazioni e non intendono lasciarle.

E’ pressoché identico a come lo si vede nel finale de LA DONNA SCIMMIA l’aspetto attuale di Piazza Mercato, sebbene nel mezzo siano state tracciate delle linee che delimitano un campo di calcio con tanto di porte.

*da Napoli, si gira di Mauro D’Avino, Lorenzo Rumori, Simone Pasquali

Film presenti nel video:
PROIBITO RUBARE di Luigi Comencini (1948)
NAPOLETANI A MILANO di Eduardo De Filippo (1953)
CAROSELLO NAPOLETANO di Ettore Giannini (1954)
LA DONNA SCIMMIA di Marco Ferreri (1964)
LA KRYPTONITE NELLA BORSA di Ivan Cotroneo (2011)
CARACAS di Marco D’Amore (2024)
condividi articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *