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“La scommessa”, il film di Giovanni Dota con Carlo Buccirosso e Lino Musella

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Dopo essere stata presentata in anteprima alla 81° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia all’interno delle Notti Veneziane, sezione realizzata dalle Giornate degli autori in accordo con Isola Edipo, la dark comedy La Scommessa – una notte in corsia è nelle sale italiane dal 12 settembre, distribuita da I Wonder Picture.

Il nuovo film di Giovanni Dota (Koza Nostra), prodotto da Fulvio e Federica Lucisano, è una produzione  Italian International Film (Gruppo Lucisano) con Rai Cinema e vede un cast d’eccezione: a fianco dei protagonisti assoluti Carlo Buccirosso (Song’e NapuleAmmore e malavita) e Lino Musella (Il bambino nascostoFavolacce), Nando Paone (Chi ha rapito Jerry Calà?Benvenuti al Sud), Yari Gugliucci (Grazie LinaTramite amicizia), Vittorio Ciorcalo (Romanzo di una strage), Clotilde Sabatino (A Napoli non piove mai), Chiarastella Sorrentino (Voglio guardare), Elvira Zingone (Noi e la Giulia) e Iaia Forte (La bella genteNata per te) sono alle prese con una commedia nerissima in cui è messo a nudo l’animo umano nel più straniante degli ambienti, la corsia di un ospedale.  

Angelo e Salvatore sono infermieri al Santi Martiri di Napoli. Non potrebbero essere più diversi: il primo, infermiere navigato, è un nonno di famiglia che di tanto in tanto si concede qualche scappatella, mentre il secondo, scapolo e cocco di mamma, ha un problema col gioco d’azzardo. La notte di Ferragosto arriva in corsia un paziente in coma, l’ottantenne signor Caputo. Per combattere l’afa e la noia della routine burocratica – e anche per guadagnare qualche soldo e le ferie a Natale – Angelo e Salvatore scommettono sulla vita del nuovo paziente: 200 euro e l’ambitissima settimana di ferie tra Natale e Capodanno. I due infermieri scopriranno così il lato più oscuro di loro stessi e saranno disposti a tutto pur di vincere la scommessa, anche suggerire terapie sbagliate e coinvolgere il famigerato Dottor Ceravolo, famoso per i suoi eccessi e sempre alla ricerca di una “carica” speciale… 

Il regista Giovanni Dota: “La scommessa – Una notte in corsia si concentra e punta il dito contro gli esseri umani, tutti, non salvando nessuno

La scommessa – Una notte in corsia, oltre a essere un film ispirato alla nostra straordinaria tradizione di commedia, che Monicelli definì “tragedie che fanno ridere”, ha due caratteristiche che ne determinano la narrazione e la messa in scena: l’unità di tempo e quella di luogo. Tutto in una notte, tutto in un ospedale.

Questa impostazione, apparentemente teatrale, ci ha permesso di avvalerci di un cast che, oltre alle evidenti capacità artistiche e comiche, fosse preparato, esperto e particolarmente attento a tali necessità. Lavorando in un ambiente protetto da imprevisti e fattori esterni, dunque, gli attori hanno avuto modo di provare e riprovare movimenti e battute, con molta precisione, sempre coordinati con l’altro, come un corpo unico, e con la macchina da presa/occhio che procede nei corridoi labirintici dell’ospedale, senza mai sostituirsi, se non raramente, allo sguardo dei protagonisti, ma li scruta, distorti, senza pietà, per poi abbandonarli a loro stessi, come un Dio vigile ma inerte.

La scommessa – Una notte in corsia si concentra e punta il dito contro gli esseri umani, tutti, non salvando nessuno. Volevamo raccontare la storia di due persone con un lavoro ordinario, svogliate e senza stimoli, ma a contatto quotidiano con la morte, vero argomento ispiratore del film. Il mondo dell’ospedale ci è sembrato quindi il più funzionale e ci ha permesso di creare il tono e gli atteggiamenti più consoni alla black comedy che volevamo realizzare.

Giovanni Dota

La trama

Alcune notti in corsia possono essere intense, concitate, tese: tutto vale pur di salvare una vita. Certe notti invece sono solo… calde e noiose. È in una notte come queste, in pieno Ferragosto, che Angelo (Carlo Buccirosso) e Salvatore (Lino Musella), infermieri cinici e svogliati, si ritrovano al capezzale del signor Caputo. Per Angelo, l’uomo non supererà la notte. Salvatore invece sostiene che ce la farà.

E se ci scommettessimo le ferie natalizie?” Una stretta di mano e i giochi sono fatti. È l’inizio di una serie di vicende rocambolesche, tra colpi bassi, primari strafatti, pazienti fuori controllo, detenuti in fuga, mogli e amanti che si incrociano,
mentre l’orologio ticchetta e l’alba si avvicina. Una notte durante la quale può succedere qualunque cosa, per una commedia nerissima e travolgente in cui tutti giocano sporco. Anche la vita.

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