“C’è di nuovo LA VALIGIA SUL LETTO” la divertente commedia corale di Eduardo Tartaglia
A dieci anni da “La valigia sul letto” Eduardo Tartaglia porta sul grande schermo un seguito tutto da ridere. “C’è di nuovo la valigia sul letto” è una commedia divertente che fa ritrovare personaggi che erano stati particolarmente amati dal pubblico tanto da entrare, con i loro soprannomi, nel gergo popolare: parliamo di Achille, “‘o vuttazziello intofato”, Brigida, “‘a purpetta”, e l’inafferrabile “Antimo fuggente”. I tre protagonisti, interpretati da Tartaglia, Veronica Mazza e Biagio Izzo, si trovano ad intraprendere una sorta di missione impossibile affrontando criminalità organizzata e servizi segreti. Nel solco di tutta la sua filmografia, Tartaglia trova nella coralità il punto di forza del film: da navigato autore teatrale riesce a “disegnare” con abilità ogni personaggio affidandogli importanza “cruciale” anche solo per poche battute e sopratutto grazie a smanie o tic che restano impresse nella memoria dello spettatore dopo la visione.
Se i duetti-battibecchi coniugali tra una bravissima Veronica Mazza ed Eduardo Tartaglia assicurano una familiarità di vita vissuta in cui riconoscersi, è dalle maschere dei personaggi di contorno che la risata arriva spontanea; e se l’Antimo di Biagio Izzo diventa addirittura ingombrante più che eccessivo in alcune situazioni, a sorprendere nei loro ruoli, esilaranti alla stregua di caratteristi puri, sono Massimo De Matteo e Francesco Procopio, estrapolati emblematicamente da un affiatato cast che comprende Gianni Parisi, Mario Porfito, Franco Pinelli, Anna Teresa Rossini, Gigi Savoia (in un brevissimo cameo da italoamericano), Mariano Rigillo in una versione decisamente credibile del “malamente”, e per la prima volta sullo schermo Marco Tartaglia, figlio del regista e di Veronica Mazza. Mi va di citare a parte Maurizio Casagrande e Stefano Sarcinelli perché vederli, e sentirli, recitare insieme in alcune scene mi ha fatto tornare a mente quando li si ascoltava alla radio in quei geniali sketch del programma “A tutti coloro“…l’alchimia e la bravura sono le stesse di allora.
Superfluo cercare di sottolineare che non ci troviamo al cospetto di una commedia sofisticata e pare più un vezzo di certa critica snobbare se non addirittura demolire quel Cinema popolare che nasce con il preciso intento di far divertire. La comicità di Tartaglia ha sempre avuto, anche a teatro, lo sguardo rivolto all’attualità e la maggior parte delle volte l’ispirazione per scrivere una storia parte da situazioni del reale, da considerazioni che fa sulla società in cui vive…cercando però di usare metafore se non addirittura sotterfugi narrativi per non far diventare i suoi film saggi su un determinato argomento…perché lo scopo primario resta far ridere lo spettatore ma con storie che a loro modo risultino verosimili.
E così, a distanza di anni ha confessato che girò “Ci sta un francese, un inglese e un napoletano” perché stava notando che la sua Napoli, da sempre città accogliente, stava manifestando forme di intolleranza verso gli stranieri, verso determinati stranieri, e gli venne in mente la storia di Noemi e del fidanzato militare “costretto” a sposare una rifugiata mediorientale per salvare lei e il bimbo che porta in grembo. Lo spunto che gli diede l’ispirazione per il film lo tenne per sé, evitò di dirlo persino alla moglie Veronica che interpretava la protagonista. Obbligato dall’emergenza pandemica a rinviare la lavorazione e l’uscita di “C’è di nuovo la valigia sul letto“, opera in gestazione già da anni, Eduardo Tartaglia ha ammesso che proprio il periodo incredibilmente fuori dall’ordinario che abbiamo vissuto gli ha dato un’idea per modificare la sceneggiatura che aveva in mente.
Senza mai abbandonare la comicità né aizzare bandiere da complottista negazionista, ha pensato di porre in essere quel dubbio che ci sia sempre qualche entità superiore, e tutt’altro che spirituale, che decide come debbano andare le cose in un dato momento storico. Il film, prodotto da La Valigia Film in associazione con Giallo Limone Movie e Run Film, è stato girato quasi interamente nel Cilento e principalmente nello scenario di Paestum. La distribuzione in sala è assicurata da Medusa che ha già acquisito i diritti per la programmazione televisiva sulle reti Mediaset.
Non lasciatevi scappare i titoli di coda se volete ascoltare “Parlammene dimmane“, il brano di Gigi D’Alessio inserito nella colonna sonora.